Èñïîëíèòåëü: Giuseppe Verdi

Êîìïîçèöèÿ: Timor di me...damor sull ali rosee

ÀÐÈß ËÅÎÍÎÐÛ - VERDI, IL TROVATORE (Òðóáàäóð)
D ‘AMOR SULL ‘ALI ROSEE 
(ÍÀ ÐÎÇÎÂÛÕ ÊÐÛËÜßÕ ËÞÁÂÈ) 

RUIZ: (sommessamente)
Siam giunti; ecco la torre, ove di Stato
Gemono i prigionieri... ah, l‘infelice
Ivi fu tratto!

LEONORA:
Vanne,
Lasciami, n? timor di me ti prenda...
Salvarlo io potr? forse.
(Ruiz si allontana)
Timor di me?... sicura,
Presta ? la mia difesa.
(I suoi occhi figgonsi ad una gemma che le fregia la mano destra).
In quest‘oscura
Notte ravvolta, presso a te son io,
E tu nol sai... Gemente
Aura che intorno spiri,
Deh, pietosa gli arreca i miei sospiri...
D‘amor sull‘ali rosee
Vanne, sospir dolente:
Del prigioniero misero
Conforta l‘egra mente...
Com‘aura di speranza
Aleggia in quella stanza:
Lo desta alle memorie,
Ai sogni dell‘amor!
Ma deh! non dirgli, improvvido,
Le pene del mio cor!
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